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martedì 25 ottobre 2016

I fantasmi del Lago di Como



Si avvicina la notte delle streghe, perciò vogliamo dedicare un post ai fantasmi del Lago di Como. In tutti luoghi ricchi di storia e che hanno visto il susseguirsi di epoche differenti esistono leggende e racconti che citano fantasmi, spettri ed apparizioni. Il nostro bellissimo lago è colmo di ville d’epoca meravigliose ed alcune hanno un passato molto misterioso… Inizieremo con un castello molto antico: il Castello di Vezio a Perledo. Già il suo nome Vezio che significa “vecchio” ci fa capire che stiamo parlando di una costruzione molto antica che risalirebbe al 195 a.C. In questa zona vivevano i galli, fino a che non furono annessi alla civiltà romana Grazie alla sua posizione dominante il castello di Vezio divenne un luogo difensivo di assoluta importanza. Nel 600 divenne dimora della regina longobarda Teodolinda, donna molto cattolica ed amata dalla chiesa.
La leggenda narra che questo luogo fu una delle sue ultime dimore e, sebbene morì e fu seppellita a Monza, si racconta che il suo spirito restò in queste mura e che nelle notti scure e senza luna lo si veda vagare per i corridoi e sulla torre del castello. Gli attuali gestori raccontano ancora oggi la storia e ne valorizzano l’importanza anche grazie a delle sculture di gesso e cartapesta che ricordano appunto un fantasma. Il castello si può visitare, non è molto grande ma gode di una vista che vi lascerà senza fiato. Inoltre ospita un centro di cura e addestramento per rapaci che permette al pubblico di conoscere, apprezzare e sostenere l’ antica arte della falconeria. Tornando ai fantasmi abbiamo cercato di raccogliere notizie dagli abitanti del posto ed un signore anziano molto simpatico ci ha confidato che suo nonno ricordava i racconti di molte persone risalenti soprattutto all’ottocento, quando il castello era di proprietà della famiglia Serbelloni, che sostenevano di aver visto una figura chiara esporsi dalla torre del castello in più occasioni durante le notti senza luna.



Ora passiamo ad una delle ville più famose del Lario… Stiamo parlando di Villa d’Este a Cernobbio. Oggi è un hotel a cinque stelle super lusso che ospita divi di Hollywood, politici, meeting e congressi di importanza internazionale, ma sappiate che nella villa si sono verificati anche fatti poco felici. L’origine del fantasma di villa d’Este nasce da un furto. La storia narra che negli anni 40 un ladro uccise una ricca signora per rubarle i gioielli e che arrivò a mozzarle le dita per recuperare i preziosi gingilli. La leggenda vuole che nelle notti di luna piena, la splendida figura della signora si aggiri per il parco alla ricerca dei suoi assassini per farsi restituire le dita mancanti. Anche in questo caso abbiamo chiesto a molti cernobbiesi e anche qui due o tre persone anziane ci hanno detto che qualcuno l’aveva vista. Uno di loro ci ha raccontato che un parente la vide aggirarsi all’interno delle rovine del castello presente nel parco dell’hotel e visibile anche dalla strada… Non contenta ed avendo molti contatti con clienti che visitano l’hotel da tempo immemorabile, sono andata ad indagare, ma non ho avuto molta fortuna. Nessuna traccia di avvistamento.. però devo dire che alcuni (che conoscevano la storia) mi hanno confidato che non amavano girare nel parco nelle notti di luna piena per paura di incontrarla .. Ci tengo a sottolineare che vivendo e lavorando da 40 anni a Cernobbio ho stabilito molti rapporti di amicizia e duraturi con tantissimi degli ospiti dell’albergo.. Giusto per far capire che non sono andata a dare fastidio agli ospiti in vacanza.Tuttavia una sera sono andata a cena a Villa d’Este… in una splendida notte estiva con tanto di luna piena ed ho gironzolato per il parco... Vi assicuro che questo luogo ha un fascino davvero unico! Capisco i turisti che adorano questo posto.. è davvero incredibile con o senza fantasma...



Restando a Cernobbio ho sentito parlare anche di una fantasma a Villa Erba, che farebbe le sue apparizioni sulla bellissima torre della villa antica, ma purtroppo non sono in molti a conoscere questa vicenda o meglio sono pochi quelli che ne conoscono i dettagli… Ho parlato con molti residenti da generazioni e molti lo hanno sentito nominare, ma nessuno mi ha saputo dare dettagli.

Stessa cosa vale anche per la villa che segue.. se dalla Riva di Cernobbio guardiamo verso l’altra sponda si vede la suggestiva Villa Troubetzkoy. Ora non so da dove nacquero questi racconti, ma ricordo che quando eravamo bambini ci dissero che la casa era stregata... storie misteriose legate ai fantasmi e c'era anche la versione con le bambole assassine... Forse era solo suggestione visto che la villa si presta benissimo al mistero grazie al suo aspetto decisamente originale. Inoltre era perennemente chiusa. Tute le finestre erano serrate. Ribadisco che non so chi creò questo mito di casa stregata.. ma ricordo che da bambini la osservavamo dalla piscina di Cernobbio con molto rispetto e un po’ di paura… e cercavamo di scorgere i cambiamenti soprattutto alle finestre.


Sempre in zona vi riproponiamo la storia della Bella Ghita e dell'avvistamento del fantasma di questa giovane fanciulla, che tornando da una visita ai parenti di Cernobbio sarebbe stata aggredita da un delinquente. Per sfuggire al suo aggressore lei si lanciò, lui la seguì e cadde  nel lago. La fanciulla invece si salvò restando impigliata tra gli alberi e i rovi grazie alle sue vesti. Nel 1946 venne riportata la notizia dell'avvistamento del fantasma di Ghita da un quotidiano locale con tanto di prove fotografiche di una leggiadra creatura bianca ondeggiante nei pressi del lago. A fine articolo vi ripubblicheremo il post. 

Andiamo  a Moltrasio dove, nella prima metà dell’ottocento, pare che una delle ville che costeggiano il lago fosse frequentata spesso dalla consorte del principe di Galles e dal suo amante. In una notte estiva uscirono in barca sul lago attratti dalla bellezza di quella limpida serata con una splendida luna piena… e si racconta che la barca non fece mai ritorno.. Venne ritrovata alcuni giorni dopo distrutta e senza traccia dei due innamorati. Molti sono i racconti che si tramandano da generazioni che affermano che nelle belle serate estive si sentano i lamenti di due persone, un uomo e una donna, provenire dal lago.

Ci spostiamo dall'altra parte del lago in zona Blevio perché a quanto pare qui risieda il fantasma di Giuditta Pasta. Giuditta Pasta era la prima donna del Teatro alla Scala ed amava ritirarsi a Blevio nei periodi di riposo. Bellissima la storia di Vincenzo Bellini, suo grande ammiratore che risiedeva a Moltrasio e che si recava in barca sotto le finestre della cantante, precisamente a Villa Roccabruna. Oggi questa villa ospita il resort di lusso Casta Diva, un luogo meraviglioso che rievoca tutta la magia di quell'epoca. Ad ogni modo sembra che il fantasma di questa donna eccezionale ami ancora il Lario e pare ancora lì e che sia stata avvistata in una villa vicina (non diciamo il nome) abitata dalla cantante Ivana Spagna. La cantante stessa ha affermato di aver visto il fantasma.



Proseguiamo in direzione nord per parlare di altri fantasmi : La Pliniana a Torno. Questa villa è magnifica credetemi. Avvicinarsi con la barca e guardare la sua maestosità dal lago è qualcosa di spettacolare, soprattutto in autunno con il cielo grigio e i colori della natura circostante che iniziavano a cambiare. Anni fa la villa era un po’ in decadenza e il fascino legato al mistero era decisamente amplificato. Oggi la villa ospita un residence di lusso. Comunque intorno a questo luogo aleggia ancora oggi la leggenda del fantasma che disturbava il suo primo proprietario, il governatore di Como Giovanni Anguissola, morto nel 1578. In modo particolare si racconta del fantasma del nobile Farnese, duca di Parma e di Piacenza che perseguitava il conte durante la notte con urla agghiaccianti, le stesse urla che lanciò quando fu assassinato da un delitto ideato proprio da Anguissola.
Il Conte era stremato da quest’incubo e una notte, sentendo il fantasma bussare al portone a lago, cercò di acchiapparlo, ma nell’atto di cattura scivolò nelle acque scure del Lario da dove si dice non sia mai più risalito. Nel 2013 dei sub, durante un’immersione di fronte alla villa ritrovarono una vecchia spada ossidata. Che fosse del conte??? Comunque ricordiamo anche un altro fatto ricco di fascino e mistero, quello della sorgente intermittente che sgorga da una roccia all'interno della villa e che fu visitata da Plinio e da Leonardo da Vinci, oggi nascosta e racchiusa dall'edificio. Inoltre c'è un altra bella storia: moltissima gente sostenne in passato di vedere fantasmi ebbene non erano pazzi ma non fu nulla di paranormale: il principe Enrico Belgioioso, era solito utilizzare la villa per i suoi incontri amorosi con Anna Berthier, principessa di Wagram e moglie del Duca di Plaisance. Ogni giorno, allo scoccare della mezzanotte, i due amanti si avvolgevano insieme in un lenzuolo bianco per tuffarsi dall'alto della loggia nel lago. La gente che viveva sulla sponda opposta pensò di vedere spiriti, ma erano le fughe teatrali dei due amanti.. 



Salendo a Nord e precisamente a Dongo si racconta di un’altra donna guerriera che ami attraversare il paese nelle notti di tempesta al galoppo. Come sempre abbiamo chiesto, soprattutto alle persone anziane e a coloro che abitano la zona da generazioni e una signora ci disse che sua nonna credeva a questa storia non perché avesse visto il fantasma, ma avrebbe udito più di una volta il rumore degli zoccoli di un cavallo sebbene non ci fosse nessuno sulla strada.

Spostiamoci a Como e parliamo del Castello di Baradello una delle opere architettoniche lasciate in Italia da Federico I . La cripta del maniero fu adibita a stanza delle torture soprattutto per quelli che erano accusati di stregoneria. Nel 1233 iniziò la lotta tra i Torriani e i Visconti e nel 1277, nella battaglia di Desio, i primi vengono sconfitti e Napo Torriani imprigionato ed appeso in una gabbia al Baradello, dove morì dopo 19 mesi di prigionia. Si narra che il suo fantasma si aggiri ancora agonizzante tra le mura della torre, così come anche quello di molti altri sventurati che vennero torturati e uccisi nella torre durante quegli anni. 


Ed ora lasciamo per concludere in bellezza proponiamo una villa davvero misteriosa anche se non è sul lago. Pensate che è una delle sette dimore abbandonate più infestate dai fantasmi non solo in Italia ma al mondo. E’ sicuramente più famosa negli USA che in qui, forse perché molti americani sono appassionati e affascinati dal paranormale. Stiamo parlando della spettrale Villa De Vecchi . Non so se crediate o no a queste cose, ma comunque questa casa fa già paura in foto :-). Questa dimora si trova in Valsassina, a Bindo, frazione di Cortenova (Lecco). Fu progettata dall’architetto Sidoli su commissione del Conte Felice De Vecchi, un grande patriota rinascimentale, capo della Guardia Nazionale dell’epoca a attivo nelle Cinque Giornate di Milano e all’ assedio di Gaeta nel 1861. I lavori di costruzione cominciarono nel 1854 e terminarono nell’estate del 1856.Parte della villa fu costruita con l’arenaria rossa, alla quale si deve uno dei suoi soprannomi: “La Casa Rossa” ed erano rossi erano anche i pavimenti, alcuni dettagli dei bellissimi affreschi che decoravano le pareti interne e i soffitti. Una dimora veramente insolita e molto spaziosa strutturata su cinque piani: c’erano infatti i sotterranei, adibiti a cantine, cucine e lavanderie. Al piano terra si trovavano invece le sale da pranzo e le stanze degli ospiti. Al primo piano c’erano le stanze padronali. Il secondo piano era usato per la servitù. E all’ultimo piano, nel progetto originale, doveva essere posizionato un osservatorio astronomico, che però non fu mai costruito. Vicino alla villa fu edificata anche la casa del custode, fatta costruire dal Conte attorno al 1860. Il conte De Vecchi era un appassionato estimatore dell’Oriente e della cultura mediorientale e questa passione è stata trasferita all’ architettura della casa ed presente ovunque negli archi del porticato, nel disegno delle finestre, nell’ intonaco esterno e nella cupola. Qui vi si trasferirono i custodi, la famiglia Negri. Tutt’intorno alla Villa fu creato poi un magnifico parco di 130 mila metri quadrati, con piante provenienti da tutto il mondo e venne costruita anche una fontana antistante la casa. Ebbene in questa dimora decadente e deturpata da vandali le testimonianze della presenza di fantasmi sono elevatissime e ci sono davvero moltissimi testimoni che affermano di aver sentito rumori, voci e suoni.
Qui abbiamo davvero un sacco di testimonianze. Dai racconti popolari è emerso che soprattutto durante le notti si odano voci e lamenti. Durante il solstizio d'estate si possa udire un lamento femminile molto chiaro proveniente dall'interno che probabilmente appartiene all'amante dello storico proprietario, che morì in questa casa. Inoltre si racconta che la villa fu luogo di numerose morti e di suicidi a cui le autorità non sono riuscite a dare una descrizione accurata .Oltre alle grida e ai lamenti sono moltissimi quelli che sostengono di aver sentito il suono di un pianoforte e nella villa è presente lo “scheletro” di questo strumento musicale. Ho conosciuto una persona che sostiene di averlo sentito bene e che si è pentito di non aver registrato un video con lo smartphone a conferma della propria teoria. Suggestione o no Villa De Vecchi è conosciuta in tutto il mondo e sinceramente ha un fascino terrificante. Però dispiace comunque vedere un edificio tanto bello che sta andando in rovina. La Casa Rossa è abbandonata, i muri esterni ricoperti di piante e quelli interni corrosi dall' umidità e purtroppo imbrattate da graffiti. La casa non è agibile ed è pericolante e non si può visitare. 




Per ora è tutto ma continueremo a cercare indizi su altre affascinanti e misteriose storie di fantasmi!!!
Buon halloween a tutti voi!!!